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Martedì, 30 Luglio 2019

Il genio di Verdura tra Chanel e Dalì

Il genio di Verdura tra Chanel e Dalì

Fulco Santostefano della Cerda, duca di Verdura, nacque a Palermo nel 1899 e fin da bambino amava vestirsi con elaborati costumi e dipingere fantastiche creature che sarebbero poi emerse nella sua carriera di straordinario designer di gioielli per l’aristocrazia del periodo post-bellico.
Attingendo dal suo ricco patrimonio visivo e dalla sua visione unica, divenne presto uno dei più influenti gioiellieri dell'epoca, rinvigorendo il mondo del gioiello che poi non sarebbe mai più stato lo stesso.

Riuscì infatti ad arrivare a Parigi dove lavorò realizzando gli iconici polsini per Coco Chanel per poi salpare per gli Stati Uniti negli anni '30, e collaborare con l'artista surrealista Salvador Dalì per una serie di gioielli ricchi di mitologia e iconografia del Rinascimento italiano.
La sua vivida immaginazione e la sua conoscenza dell'arte, della storia, della musica, del teatro e di tutte le sfaccettature della cultura diedero al lavoro di Verdura un'apparenza stravagante e al contempo attenta al design. Verdura seppe attingere dall'arte per trarre la propria ispirazione, tra conchiglie, frecce e cuori circondati da nastri svolazzanti di stoffa che donavano ai suoi pezzi un particolare fascino barocco.

Sotto la mano di Verdura, il passato è stato reinventato e reso in una nuova e audace interpretazione dell'eleganza. L'arte della sua Italia era fonte particolarmente presente nei suoi pezzi più innovativi, dai mosaici bizantini alle modanature barocche dei palazzi di Palermo, trasformati nei suoi bozzetti in scintillanti opere tridimensionali in platino e diamanti Art Déco, a dominare il mondo del design del gioiello negli anni '30.
Dopo un viaggio con Chanel alla Basilica di San Vitale a Ravenna, inoltre, Verdura fu così ammaliato dai mosaici che adattò la croce maltese (amalfitana) per decorare ampi polsini e spille smaltati. All'interno del contorno dorato della croce, Verdura mise una serie di pietre cabochon a ricordare l'opulenza dell'impero bizantino.

Disegnò gioielli audaci per attrici come Greta Garbo, Marlene Dietrich e Joan Crawford e, grazie ad una serie di spille a conchiglia ispirate a quelle da lui raccolte nelle passeggiate lungo la spiaggia di Fire Island, riuscì a far emergere dall’immaginario collettivo fiabe e mondi antichi su colli, polsi e dita che con le sue creazioni diventavano davvero unici.
I gioielli pezzi di Verdura ancora resistono al tempo, tra design impareggiabile e estro creativo.

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